Pubblichiamo l’Atto di indirizzo politico-istituzionale per l’anno 2023 del Ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Nell’Atto di indirizzo vengono indicate le priorità politiche che il Ministero, tramite i propri Centri di Responsabilità Amministrativa, intende realizzare nel corso dell’anno 2023, e in cui si fa esplicito riferimento (Punto 5) alla creazione di una rete integrata di servizi di assistenza alle vittime di reato, proseguendo nell’impegno per la costituzione di una rete di assistenza capillare  sul territorio nazionale.

Il Ministro della Giustizia
ATTO DI INDIRIZZO POLITICO – ISTITUZIONALE PER L’ANNO 2023

(Roma, 10 gennaio 2023)

Con il presente Atto di indirizzo si indicano le priorità politiche che il Ministero, tramite i propri Centri di Responsabilità Amministrativa, intende realizzare nel corso dell’anno 2023, in linea con il relativo bilancio di previsione; viene così al contempo avviato il processo di pianificazione strategica che avrà seguito nella Direttiva annuale e nel Piano integrato di attività e organizzazione, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 286/99, dal decreto legislativo n. 150/09 e dal decreto legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n.113, nonché dal decreto legge 30 dicembre 2021, n.228, convertito dalla legge 25 febbraio 2022, n.15 e dal decreto legge 30 aprile 2022, n.36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n.79.

Nel corso dell’anno 2023 l’Amministrazione della giustizia proseguirà il suo impegno nell’attuazione degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; entro il mese di giugno 2023 verranno emanati i decreti ministeriali attuativi delle riforme del processo civile e del processo penale.

Sarà comunque rafforzata l’analisi dei rischi e delle misure di prevenzione riguardo alla gestione dei fondi europei e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Continuerà inoltre l’azione di coordinamento e di monitoraggio delle iniziative poste in essere per il miglioramento del sistema giustizia, per l’abbattimento dell’arretrato e la riduzione del disposition time nei termini convenuti con l’Unione europea.

Sarà riservata particolare attenzione al monitoraggio, effettuato in raccordo con il Consiglio Superiore della Magistratura e con gli uffici giudiziari, del contributo fornito dagli addetti all’Ufficio per il Processo e dal personale tecnico assunto nel 2022.

L’Unità di Missione per l’attuazione degli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza curerà l’espletamento degli adempimenti richiesti dalla Commissione Europea e dagli organi nazionali di monitoraggio e controllo, assicurando la correttezza delle procedure di attuazione e rendicontazione, la regolarità della spesa ed il conseguimento degli obiettivi intermedi e finali.

Le direttrici portanti per la costruzione della programmazione strategica per l’anno 2023, che verranno indicate nel Piano integrato di attività e organizzazione contenente la Direttiva annuale in coerenza con i contenuti della programmazione economico-finanziaria generale, riguardano i seguenti punti.

  1. Il consolidamento della politica sul personale e la creazione di un ambiente di lavoro orientato al benessere organizzativo, attraverso investimenti consistenti e concorsi regolari, nonché attraverso  la rideterminazione e il completamento delle piante organiche a seguito dell’incremento del ruolo organico di magistratura. In prosecuzione dell’intervento di rafforzamento degli organici del personale di magistratura presso gli uffici di sorveglianza, verranno adottate determinazioni conclusive sul potenziamento dei tribunali distrettuali in cui sono istituite le sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea. Al fine di realizzare eventuali interventi correttivi o integrativi, saranno  costantemente monitorate le determinazioni assunte in tema di piante organiche flessibili distrettuali. Senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, saranno altresì determinate le piante organiche del personale di magistratura e del personale amministrativo dei tribunali per le persone, per i minorenni e per le famiglie, nonché degli uffici della Procura della Repubblica presso i relativi Tribunali. Sarà avviata l’attività di analisi, approfondimento e predisposizione degli ulteriori adempimenti attuativi della riforma della magistratura onoraria in ordine alla determinazione della dotazione organica e delle piante organiche nei limiti fissati dalla normativa vigente, nonché in ordine alla stabilizzazione del rapporto dei magistrati onorari con le modalità determinate dalla riforma, a seconda che gli interessati abbiano esercitato o meno l’opzione per il regime di esclusività. Nel rispetto del piano triennale dei fabbisogni, verranno determinate le piante organiche di tutti gli uffici periferici; sarà inoltre perseguito il completamento delle piante organiche del personale dell’amministrazione giudiziaria e penitenziaria, della polizia penitenziaria, della giustizia minorile e di comunità, nonché del personale di supporto tecnico ed informatico. Saranno assicurati il definitivo scorrimento delle graduatorie, nonché la piena e tempestiva implementazione delle numerose procedure concorsuali previste dai programmi assunzionali deliberati e finanziati (anche in forma semplificata); sarà dato decisivo impulso agli interpelli, ai reclutamenti straordinari, alle progressioni economiche e alla formazione.  Si procederà inoltre ad attuare una migliore ed efficiente ripartizione territoriale delle dotazioni organiche della Polizia penitenziaria.
    L’obiettivo di ridurre la durata dei procedimenti civili e penali e di abbattere l’arretrato continuerà ad essere perseguito attraverso la definizione di una disciplina organica dell’Ufficio per il processo quale ordinario strumento organizzativo che affiancherà il giudice nelle attività preparatorie del giudizio e nella redazione dei provvedimenti; tale innovazione continuerà ad impegnare il Ministero sul piano assunzionale, logistico e formativo, nel rispetto delle diverse competenze istituzionali. Le articolazioni ministeriali, per quanto di rispettiva competenza, provvederanno alla concreta attuazione di quanto disposto dalle leggi di riforma del processo civile e del processo penale in ordine all’assegnazione di un contingente di complessive 1500 unità di personale amministrativo a tempo indeterminato, inquadrato nella terza area professionale secondo il previgente CCNL. Attraverso la costante acquisizione ed analisi di elementi e dati statistici, proseguirà il monitoraggio delle attività svolte e l’impiego delle risorse assegnate all’Ufficio per il processo; verranno inoltre svolti tutti gli adempimenti relativi all’assunzione del secondo contingente  di 8250 addetti assegnati ai vari distretti e alla Corte di cassazione che verrà immesso negli uffici giudiziari nel 2024. In collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura continuerà inoltre la formazione dei nuovi addetti e del personale amministrativo in ordine al nuovo modulo organizzativo; analoga e coordinata attività didattica sarà svolta nei confronti dei capi degli uffici giudiziari e dei magistrati. Continuerà ad essere incentivato lo sviluppo di innovazioni tecnologiche legate alla gestione del personale e verrà consolidata la funzionalità delle piattaforme per favorire l’accesso da remoto ai sistemi amministrativi per l’utilizzo dei sistemi amministrativi da parte del personale collocato temporaneamente in smart-working, fermo restando l’efficace impiego delle cospicue risorse stanziate nel 2021 per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre che minimizzi, per quanto possibile, il rischio di contagio da Covid-19 per il personale e l’utenza. Saranno consolidate le innovazioni organizzative introdotte dall’art. 35 del decreto legge 6 novembre 2021 n.152, convertito dalla legge 29 dicembre 2021, n.233, il quale ha istituito una nuova area funzionale dedicata ai servizi per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione; verranno in particolare adottate misure volte ad attrarre risorse umane qualificate per i profili tecnici rispetto al cui  reclutamento il Ministero compete sul mercato del lavoro con operatori pubblici e privati che offrono livelli retributivi più elevati.

2. L’integrazione dei processi di innovazione e trasformazione digitale da attuarsi attraverso la simultanea attivazione di tre leve: l’ulteriore accelerazione degli interventi per la digitalizzazione, lo sviluppo della funzione statistica per il rafforzamento delle capacità di analisi dei dati e degli impatti,  nonché l’identificazione di nuove opportunità di intervento finanziate con le politiche di coesione. Riguardo alla prima leva, al fine di innalzare il livello dei servizi garantiti ai cittadini, ai professionisti e alle imprese attraverso le piattaforme telematiche, nonché di migliorare le condizioni di lavoro degli operatori della giustizia, verranno accelerati gli interventi per la trasformazione digitale sia nell’ambito della giurisdizione che in quello dell’attività amministrativa. Con riferimento alla giurisdizione, verrà dato ulteriore impulso allo sviluppo dei software in modo da accelerare lo sviluppo del processo penale telematico (PPT) e del processo civile telematico (PCT). In particolare, per il processo civile telematico verranno completate le funzionalità dei sistemi della Corte di cassazione, al fine di garantire l’obbligatorietà del deposito come previsto dalla riforma del processo civile; si procederà analogamente con il completamento e la diffusione degli applicativi per il processo civile telematico per i giudici di pace. Verranno inoltre realizzati gli interventi sui registri civili di cancelleria e le Consolle per l’implementazione della trattazione scritta, delle udienze in videoconferenza e degli altri istituti del processo civile di merito previsti dalla riforma. Sarà completata la diffusione su tutto il territorio nazionale della versione più aggiornata dell’applicativo Gestione Servizi Ufficio Notificazioni Esecuzioni e Protesti.  Nel processo penale telematico verrà esteso l’utilizzo del portale deposito atti penali; proseguirà la digitalizzazione delle intercettazioni in funzione del processo telematico e sarà implementato il processo penale telematico di primo grado. Verranno realizzati gli interventi sui sistemi di registro e l’introduzione dell’udienza predibattimentale nel sistema per le assegnazioni della prima udienza. Si procederà nella realizzazione dell’infrastruttura per la videoregistrazione dell’esame dei testimoni, dei periti, dei consulenti tecnici e delle parti private come previsto dalla riforma del processo penale. Sarà altresì assicurato il continuo potenziamento delle infrastrutture destinate al funzionamento dei servizi telematici; verrà confermata la possibilità di celebrazione a distanza dei processi e di digitalizzazione degli atti e dei documenti processuali. Verranno progettati data lake per migliorare i processi operativi di giustizia ordinaria con il supporto di tecniche di intelligenza artificiale; verrà inoltre realizzata la banca dati gratuita, pienamente accessibile e consultabile, delle decisioni civili. Con riferimento alle soluzioni per la gestione delle risorse umane e strumentali del Ministero, saranno diffuse nuove applicazioni. Verranno ulteriormente rafforzate le politiche di sicurezza dei sistemi informatici, con particolare riguardo ai livelli di protezione dei dati afferenti alle intercettazioni di comunicazioni ed ai dati di registro.
Continueranno le attività relative al rifacimento delle reti dei palazzi di giustizia e della connettività in banda ultra larga in tutti gli uffici. Si interverrà in particolare sulla sicurezza delle reti e dei sistemi attraverso la prosecuzione delle attività relative alla realizzazione di un security operation center ed il consolidamento  delle attività di consolidamento riguardanti i data center, in aderenza alle indicazioni del piano triennale dell’informatica; verrà inoltre completato il Virtual private cloud interno a giustizia e sarà assicurato un avanzamento delle politiche di digitalizzazione per quanto attiene all’attività delle articolazioni ministeriali che si occupano di contenzioso.  Al fine di innalzare il livello dei servizi garantiti ai cittadini, saranno inoltre consolidate e integrate le diverse iniziative messe in campo per favorire l’accesso ai servizi della giustizia, ed in particolare quelle relative agli “Uffici di prossimità” (finanziati attraverso le politiche di coesione), al “Tribunale on-line” (finanziato attraverso i fondi REACT_EU) ed al Progetto POLIS (che coinvolge la rete di Poste Italiane); tali iniziative richiederanno investimenti per il rafforzamento della capacità amministrativa ed uno sforzo crescente per l’interoperabilità dei sistemi e degli applicativi. Al fine di ridurre le spese ed i tempi dell’attività ispettiva, verrà inoltre consolidata la rimodulazione della medesima attraverso la valorizzazione delle attività che possono essere svolte da remoto, rispetto alle quali gli ispettori, i dirigenti amministrativi e i direttori sono stati dotati di una postazione di lavoro presso gli uffici di prossimità rispetto ai luoghi di residenza per l’accesso ai sistemi e agli applicativi degli Uffici oggetto di verifica, con una modalità organizzativa analoga al co-working; verrà inoltre predisposta una modalità di accesso ai sistemi informatici e agli applicativi direttamente da remoto (al di fuori della Rete Unica Giustizia), mediante l’uso della carta multiservizi giustizia o attraverso l’uso di Virtual Private Network.
Riguardo alla seconda leva, lo sviluppo della funzione statistica  deve puntare ad arricchire l’offerta e la qualità delle informazioni statistiche, in modo da consentire un continuo monitoraggio del sistema attraverso la simultanea attivazione di: a) interventi per lo sviluppo di infrastrutture per l’acquisizione centralizzata dei dati, con priorità al settore penale e agli uffici del giudice di pace in ambito civile, nonché per il potenziamento degli strumenti di business intelligence ad uso degli uffici giudiziari; b) rafforzamento organizzativo, attraverso il coordinamento tra le articolazioni coinvolte a vario titolo nel processo di produzione dei dati; c) miglioramento della diffusione dei dati al pubblico attraverso il sito web istituzionale. La digitalizzazione deve sempre più contribuire a generare statistiche tempestive e di qualità da mettere a disposizione tanto dello stesso sistema giudiziario (dai singoli uffici al decisore politico), quanto della collettività. Anche sul fronte dell’integrazione tra digitalizzazione e informazione statistica, bisognerà puntare ad accrescere l’interoperabilità delle banche dati sia all’interno del sistema giudiziario che nel perimetro delle amministrazioni e istituzioni pubbliche nazionali e sovranazionali.
Quanto alla terza leva, verranno colte le nuove opportunità di intervento offerte dalle politiche di coesione promuovendo un ricorso sempre più mirato alle risorse comunitarie.  La programmazione dei fondi europei e nazionali per il periodo 2021-2027 rinnova l’attenzione sui grandi traguardi europei sintetizzati dagli obiettivi di un’Europa più intelligente, più verde, più connessa, più sociale, più vicina ai cittadini. In tale contesto, saranno identificate nuove e specifiche progettualità che valorizzino i frutti degli interventi già in corso e colgano nuove opportunità di innovazione a supporto delle riforme. Proseguiranno, inoltre, le azioni finalizzate a migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e l’impiego e la qualità delle medesime, nonché le azioni di rafforzamento della capacità istituzionale collegate a progetti quali: 1) la diffusione dell’Ufficio del Processo e per l’implementazione di modelli operativi innovativi negli Uffici giudiziari e per lo smaltimento dell’arretrato; 2) la realizzazione di Uffici di Prossimità presso gli enti locali per facilitare l’accesso del cittadino alla Giustizia; 3) lo sviluppo di modelli sperimentali di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale.

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