Presso la Prima Circoscrizione del Comune di Verona, al via il primo servizio gratuito di accoglienza e di ascolto di tutte le vittime di reato. 

Diventa ufficialmente operativa “Rete Dafne Verona”, la prima rete del Veneto finalizzata a offrire specifici servizi di assistenza e di ascolto, riservati e gratuiti, a tutte le vittime di reato.

Costituita da 11 soggetti del territorio, a vario titolo impegnati nella tutela dei diritti della persona, tramite la sottoscrizione di un apposito protocollo avvenuta lo scorso autunno a Palazzo Barbieri, la rete è ora pronta ad accogliere chiunque sia stato offeso da un fatto che costituisce reato (anche qualora non abbia sporto denuncia) negli spazi della Circoscrizione Prima “Centro Storico” messi a disposizione dal Comune di Verona, in via Mura Galliano, 3, dove previo appuntamento telefonico allo 045.8078950 o al 375.7456000 potrà essere ricevuto da una figura formata a:

  1. Informare sui propri diritti: sulle forme di tutela ottenibili dal processo penale, sulle modalità di svolgimento di quest’ultimo, sulle possibilità risarcitorie, sulle opportunità di accesso a fondi specifici;
  2. Accompagnare ai servizi attivi sul territorio: informazioni e orientamento ai servizi pubblici e del privato sociale che possano meglio rispondere allo specifico bisogno manifestato (tutela legale, cure mediche …)
  3. Offrire un sostegno psicologico: percorso necessario a rielaborare l’esperienza negativa vissuta in un luogo riservato, in cui poter prendere maggior consapevolezza della propria sofferenza.
  4. Orientare ai servizi medico-psichiatrici: servizi rivolti specificatamente a persone che a causa del trauma subito presentino sintomi fisici e/o psichici evidenti in grado di comprometterne la qualità di vita, sia sul piano individuale, che relazionale, sociale e lavorativo.

A garanzia dell’efficienza e trasparenza della Rete, periodicamente si riuniscono una Cabina di regia e un Comitato tecnico. La prima, con funzioni di supervisione, monitoraggio e valutazione dell’attuazione e andamento delle attività; il secondo, con lo scopo principale di sovrintendere al funzionamento del Servizio, e fra le altre cose predisporre report periodici di verifica dell’impatto sociale del progetto.

Una realtà unica nel territorio, con punti di forza: l’accesso al servizio alle vittime di qualsiasi tipo di reato perseguito dall’ordinamento italiano (senza distinzioni di genere, età, nazionalità, razza, religione, condizione socio economica e sanitaria) e la stretta sinergia tra enti, istituzioni, che ne rafforzano l’operatività in rete.